PNRR: OPPORTUNITÀ O RISCHIO?

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fa parte del programma dell’Unione Europea noto come Next Generation EU, un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea; all’Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi (70 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto e 121 miliardi in prestiti).

Ad oggi sono numerosi i problemi collegati al PNRR; secondo i dati diffusi dalla Corte dei Conti, tra l’1 gennaio e il 12 maggio sono stati spesi 1 miliardo e 155 milioni di euro sui 33,8 previsti entro la fine dell’anno.
La mancata spesa è una questione centrale perchè è un chiaro sintomo delle difficoltà: se non si spendono i soldi nei tempi previsti (il fine lavori ultimo è il 2026) significa che molti progetti sono in ritardo o addirittura fermi.

Altre problematiche evidenziate sono la lentezza della Pubblica Amministrazione, l’aumento dei prezzi e la difficoltà nel trovare personale qualificato; tutto si riflette sui progetti e sulle loro scadenze.
Ultime notizie (luglio 2023) prevedono una revisione del piano per quanto riguarda i comuni; stracciati dal PNRR fondi destinati al dissesto idrogeologico e alla rigenerazione urbana.
Queste tematiche invece sono molto importanti sia per i comuni che per le imprese, impegnati a mandare avanti interventi urgenti visti anche i continui eventi calamitosi.